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Il torto - RECENSIONE

IL TORTO
(sono sicura ci sia anche un sottotitolo, o che sia il primo racconto in una serie, ma non mi ricordo: fate finta che in questo spazio tra parentesi ci sia scritto qualcosa di epico)

Autore: Andrea Venturo





TRAMA
Ci ritroviamo in un mondo fantasy dal sapore classico -  nella casa di un grasso mercante all'interno di un mondo fantasy dal sapore classico, per essere precisi. [nota: l'autore della recensione ritiene questa frase fighissima, ma un esimio collega ci tiene a sottolineare il suo NO a tutto questo: sia messo agli atti!] Il nostro protagonista è il figlio del suddetto mercante, un ragazzino di nome Conrad, che sogna di fare il mago proprio come il suo eroe - il leggendario mago Flantius.

Nerd, ve lo dico subito: purtroppo Konrad Curze di Warhammer 40K non c'entra nulla. Ci speravo anche io, ma ahimè è un quasi omonimo.

Ritorniamo a noi! Conrad conduce una vita tranquilla e spensierata, quando un giorno viene accusato di un terribile crimine: il furto di una torta. A quel punto il ragazzo, che magari non ha ereditato il talento per gli affari del padre ma ha comunque un forte senso dell'onore, si improvvisa detective per scoprire la verità sul delitto. Le sue indagini nel giardino di casa avranno conseguenze inaspettate.



GIUDIZIO
Il Torto mi ha piacevolmente stupito. Non nel senso che mi aspettassi una porcheria, ma nel senso che mi aspettavo un tipo di stile decisamente diverso: questo racconto invece ha il merito di dimostrare coi fatti che si può scrivere di orchi, maghi e elfi senza ricadere nel banale e in cose già viste e riviste. L'autore infatti riesce ad alternare in modo efficace un registro ironico con un altro più serio, a seconda delle diverse situazioni.
I personaggi appaiono descritti in modo convincente e il brevissimo prologo alla vicenda incuriosisce e fa venire voglia di saperne di più su Flantius (io proporrei però un cambio di nome) e i suoi compagni. Una menzione speciale a questo proposito voglio farla per Qar (non vi dico chi è, tranquilli: no spoiler. Forse): mi commuovo sempre un po' quando vedo le persone sforzarsi di rendere le creature soprannaturali - beh, soprannaturali, senza farle parlare come un tronista di Uomini e Donne.

Per quanto riguarda il "come" è scritto, anche qui devo dire che c'è poco da criticare: non ho trovato errori degni di nota e il tutto scorre molto bene.
Tuttavia, dal momento che non voglio far sentire nessuno al sicuro - tanto meno l'autore - un paio di cose migliorabili ci sono. Prima di tutto, i troppi puntini di sospensione.

Purtroppo la natura stessa del racconto - il suo essere appunto un racconto - rende difficile dare giudizi definitivi sulla storia e sull'ambientazione. Le premesse per una saga interessante ci sono tutte, ma soltanto un futuro libro ci potrà chiarire se è davvero amore o invece solo un calesse - ok, scritta non ha lo stesso effetto che detta ad alta voce.


PRO
-storia interessante
-ben scritto
-Qar

CONTRO
-voglio più Qar
-troppi .....................................
-io non sopporto i protagonisti dodicenni. Oh, non ci posso fare niente!

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